Non arretra di un passo l’azione delle Terre alte di Sicilia sulla fiscalità di sviluppo, vista come “unica via per continuare a vivere nei territori minacciati dalla crisi economica e dallo spopolamento”. A manifestare sono adesso gli operatori economici che si raduneranno domenica prossima, a partire dalle 10, allo svincolo Irosa dell’autostrada A19. Nelle ultime iniziative promosse dall’associazione Zone franche montane di Sicilia, in prima fila erano stati i sindaci e gli amministratori dei 133 comuni rappresentati, prima a Roma, a Montecitorio, e poi a Palermo a Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano.
“Saranno simbolicamente presenti due operatori economici per i 133 Comuni coinvolti – fanno sapere dall’associazione Zone franche montane Sicilia -. La fiscalità di sviluppo, destinata alle Terre alte di Sicilia è una misura psicologica prima ancora che fiscale e previdenziale. E in gioco il futuro di tutti i paesaggi di montagna della Sicilia”.
Le richieste del comitato, degli amministratori e degli operatori economici per questa nuova iniziativa sono rivolte alla deputazione di Camera e Senato eletta in Sicilia, affinché “faccia sentire la propria voce nei due rami del parlamento e al governo nazionale e si decida di approvare, nell’immediato, le disposizioni concernenti l’istituzione delle Zone franche montane in Sicilia”.
Nella foto, Motta Camastra